Con lo scopo di superare un personale problema scheletrico, Ronit ha elaborato un metodo di apprendimento corporeo accessibile a tutti e propedeutico a qualsiasi tipo di movimento. Dal 2012 il Metodo Ronit® è un marchio registrato ed è riconosciuto da molti fisioterapisti, che l’hanno sperimentato con notevoli risultati. Si tratta di un percorso che unisce la matrice spirituale al movimento e che porta alla consapevolezza del corpo, alla percezione profonda del movimento e al superamento delle barriere fra mente, anima e corpo, permettendo di recuperare la naturalezza e la fluidità del movimento assieme al benessere psico-fisico, in modo da superare blocchi psichici e fisici che stress, vincoli sociali e difficoltà personali impongono soprattutto inconsciamente, dando risultati significativi non solo a livello corporeo, ma anche a livello di percezione del sé profondo.
Il segreto del Metodo Ronit® risiede nell’isolamento minimalista delle articolazioni, che si ottiene agendo sui singoli muscoli scheletrici, e nel creare un dialogo costante tra corpo e anima attraverso la presa di coscienza dei molteplici aspetti del movimento, percependo ogni dettaglio del corpo: è così che si arrivano a mobilizzare ossa e articolazioni normalmente considerati rigidi, come le vertebre e lo sterno.
Si tratta di un percorso verso la profondità del corpo per arrivare alla profondità dell’anima.
Nell’affrontare la mia ricerca, ho perseguito la risposta a un interrogativo preciso, ossia cosa significhi per un insegnante avere un metodo che concede, a chi lo pratica, l’opportunità di appropriarsi del proprio corpo percependo ogni dettaglio e sfumatura.
Credo, a questo punto, di poter rispondere che significhi fornire gli strumenti per penetrare il proprio centro energetico e dare così un senso vero al movimento, un senso di estetica creativa.
L’estetica creativa dischiude la conoscenza verso le nuove idee, tuttavia il nuovo non esiste senza il vecchio. La creazione è il risultato della conoscenza profonda di meccanismi esoterici e spirituali, dell’intuizione della storia e della conoscenza dell’archetipo e per questo è riservata a chi conosce la dimensione oscura dell’umanità e dell’individuo.
Nel mio metodo si esplora ciò che è sconosciuto, a partire da quelle ossa dei cui movimenti abbiamo scarsa o nessuna consapevolezza, come le costole, le vertebre o lo sterno. Per molti il corpo è uno spazio limitato a ciò che si percepisce nel quotidiano, tale approccio fa sì che la sensibilità e le sensazioni corporee non emergano e si assopiscano sempre più con il passare del tempo. Il corpo diventa in questo modo un luogo estraneo a noi stessi, così che non riusciamo più ad amarlo, con effetti devastanti sull’autostima.
Ci allontaniamo dalla sostanza primaria di noi, che ci permetterebbe, invece, di esplorare il corpo e le sue risorse energetiche. Muovere una scapola alla volta in tutte le direzioni possibili diventa un modo per comprendere il significato profondo del rapporto che c è tra ogni piccolo dettaglio, segmento corporeo e il nostro essere profondo.
Più si affronta il dettaglio e più si scava nella nostra interiorità. Quando il corpo viene attivato a tutto tondo, si risveglia e diventa un mezzo di comunicazione con la parte sconosciuta del sé. (dal libro sul Metodo Ronit® in corso di stampa).